Si conclude positivamente una delle ultime battaglie portate avanti dall'Amministrazione Comunale, quella del 118 attivo 24 ore al giorno. Il nuovo piano sanitario metteva in discussione l'assetto del distretto sanitario di Francavilla e dell'ambito sociale n.29 "Foro-Alento". La Regione Abruzzo, infatti, nell'ottica della riduzione dei costi della sanità, intendeva accorpare i distretti sanitari facendoli coincidere con gli Ambiti sociali. In questo riordino, si sarebbe sconvolto l'intero assetto dell'ambito n°29 "Foro-Alento", con l'accorpamento del distretto sanitario di Francavilla con Ortona e il servizio 118 h12 in inverno e h24 nei tre mesi estivi.
"Il cambiamento di tali assetti - sottolinea il Sindaco Angelucci - avrebbe vanificato il lavoro svolto mettendo a rischio la qualità, l'efficienza e la soddisfazione dei bisogni del cittadino finora raggiunti. In questo senso l'area distrettuale "Foro - Alento" ed il relativo Ambito Sociale hanno dimostrato la loro lungimiranza rispetto all'evoluzione dell'assistenza socio-sanitaria evitando la costruzione nel proprio territorio di nuove strutture, ma implementando, al contrario, l'assistenza ai cittadini anziani ed alla popolazione bisognosa, in generale, attraverso la realizzazione di una struttura distrettuale all'avanguardia sul territorio regionale con molteplici offerte specialistiche e indagini strumentali; un ringraziamento particolare va infatti alla direttrice Rosa
Borgia per il grande lavoro svolto in questi anni . Le nostre richieste sono state sempre rivolte ai servizi essenziali quali il Distretto Sanitario e il 118 attivo 24 ore per l'intero anno, con lo scopo di far risparmiare lo Stato. Questi servizi furono istituiti tra il 2000 e il 2003 mentre negli anni precedenti esisteva solamente un servizio di ambulanza senza personale medico solo nei mesi estivi".
"Nel 2003 - continua il primo cittadino - il servizio 118 era gestito dalla Croce Rossa Italiana, alla quale avevamo dato una sede al piano terra dell'ex Onmi, nel paese alto, che aveva una sua ambulanza, senza personale interno, gestita con i volontari. La struttura dell'ex Onmi è diventata ben presto un centro socio-sanitario a tutti gli effetti perché al primo piano si era collocato il consultorio familiare e gli assistenti sociali mentre al secondo piano si era installato il 118".
"Ora, con l'acquisto degli ex locali dell'Enel, nei pressi dello stadio, - spiega Angelucci - il 118 sarà trasferito nei prossimi giorni, insieme con la protezione civile, in una posizione perfettamente al centro della città e meglio collegata con tutti quartieri della città. Del resto, oggi la situazione è già molto diversa: la Croce Rossa Italiana ha a disposizione un ambulanza, una macchina e conta circa 60 volontari; il 118 può far leva su un ambulanza con un medico della Asl a bordo, su 4 autisti della Asl, 5 medici e 5 infermieri, sempre dipendenti della Asl nonché dei volontari della Croce Rossa".
Numeri che rispondono alle esigenze di una città di 25 mila abitanti e di circa 40 mila domiciliati con una popolazione che in estate raddoppia. Il 118 svolge infatti circa 1200 interventi ogni anno con una media di 3-4 al giorno con punte che superano gli 11 interventi in estate.